Cos’è la congiuntivite allergica
La congiuntiva è la sottile membrana mucosa che riveste sia la faccia interna delle palpebre, sia la parte anteriore del bulbo oculare stesso. Quando si infiamma a causa di una reazione a un allergene (una sostanza normalmente innocua che viene però recepita come nociva dall’organismo), si parla di congiuntivite allergica, stagionale o perenne a seconda dell’allergene che la causa.
Questi due tipi di congiuntivite allergica rappresentano le forme più comuni di allergia oculare.
Molto spesso l’allergia oculare è concomitante alla presenza di un’infiammazione allergica alla mucosa nasale, meglio conosciuta come rinite allergica (in questi casi si parla di rinocongiuntivite allergica): se, infatti, è possibile avere sintomi prevalentemente a carico del naso senza coinvolgimento della congiuntiva, è assai meno probabile che avvenga il contrario.
Congiuntivite allergica: sintomi e cause
Sia la congiuntivite allergica stagionale sia quella perenne sono due forme infiammatorie “IgE-mediate”. Cosa significa? Facciamo un passo indietro: per sviluppare un’allergia verso una sostanza, serve prima di tutto una fase di sensibilizzazione, ossia un primo incontro tra il nostro sistema immunitario e l’allergene durante il quale il sistema immunitario identifica la sostanza come una minaccia e attiva la produzione delle cosiddette immunoglobuline E, o IgE, anticorpi specifici per quella sostanza, che si attiveranno ogni volta che l’allergene tornerà a entrare in contatto con l’organismo. Quando le IgE si attivano, vanno a legarsi ad alcune cellule (i mastociti) facendole letteralmente “scoppiare”: questo permette la liberazione di alcune sostanze, tra cui l’istamina, principale responsabile della comparsa dei sintomi. La congiuntiva è particolarmente ricca di mastociti, per questo i sintomi allergici coinvolgono in modo particolare questa membrana.
A differenziare le due forme di congiuntivite allergica citate è sostanzialmente il tipo di allergene che può dare il via alla reazione allergica: la congiuntivite stagionale è generalmente causata da pollini presenti nell'aria, ed è quindi prevalentemente una forma di allergia primaverile o estiva a seconda del tipo di polline cui si è allergici; la forma perenne, invece, è dovuta ad allergeni presenti costantemente nell’ambiente, come muffe, acari della polvere, forfora da peli di animali, e può quindi manifestarsi nell’arco di tutto l’anno.
I segni e i sintomi delle allergie con cui queste due forme di allergia oculare si manifestano sono sostanzialmente i medesimi, anche se generalmente sono meno pronunciati nella forma perenne.
I sintomi più frequenti sono:
prurito agli occhi;
lacrimazione (con secrezioni per lo più chiare e trasparenti);
arrossamento della congiuntiva (iperemia, dovuta alla dilatazione dei vasi sanguigni della congiuntiva);
gonfiore della congiuntiva più o meno marcato.
Quelli elencati sono i sintomi tipici della congiuntivite allergica, in particolare se sono presenti per più di un’ora al giorno, in entrambi gli occhi e in concomitanza a una rinite.
È invece improbabile che si tratti congiuntivite allergica in caso di:
completa assenza di rinite concomitante;
presenza di sintomi in uno solo occhio;
secchezza della congiuntiva;
bruciore o dolore;
fotofobia (fastidio di fronte all’esposizione alla luce).
Congiuntivite allergica: i rimedi
Per alleviare i sintomi della congiuntivite allergica, la terapia può essere diversa a seconda dei disturbi presenti e della loro intensità.
La prima strategia, preventiva più che terapeutica, consiste nel ridurre l’esposizione agli allergeni, anche se non è sempre facilmente attuabile, soprattutto nel caso dei pollini. Può essere utile per esempio, durante il periodo di fioritura della pianta che scatena l’allergia, tenere chiuse le finestre di casa e viaggiare con i finestrini dell’auto chiusi. Per chi è allergico agli acari, invece, è consigliabile arieggiare spesso i locali domestici, eliminare o minimizzare i ricettacoli di polvere (come tappeti e tende) e pulire i pavimenti con un’aspirapolvere (meglio se con filtri HEPA o ad acqua).
Per contrastare i sintomi si può invece ricorrere a una terapia farmacologica sintomatica con antistaminici, farmaci che agiscono bloccando le azioni dell’istamina, la sostanza che provoca i sintomi allergici. Per un’azione mirata contro i sintomi della congiuntivite allergica, è possibile utilizzare antistaminici topici, da applicare localmente, in forma di colliri.
Altri rimedi terapeutici comprendono decongestionanti oculari.
Congiuntivite allergica: altri rimedi complementari
Per quanto riguarda eventuali rimedi complementari non farmacologici, è possibile ricorrere a:
impacchi freddi, capaci di fornire sollievo dai fastidi oculari di origine allergica come il gonfiore;
sostituti lacrimali (le cosiddette lacrime artificiali), che aiutano a diluire e a rimuovere dalla superficie oculare allergeni e mediatori infiammatori che possono essere presenti.

Quanto dura la congiuntivite allergica?
In generale, l’infiammazione agli occhi di origine allergica scompare dopo alcuni giorni se è cessata l’esposizione all’allergene responsabile, altrimenti prosegue per tutta la durata dell’esposizione alla sostanza. Se si sta assumendo una terapia sintomatica, ma i sintomi persistono (o comunque non accennano a migliorare), si consiglia di rivolgersi al medico curante.
FAQ
La congiuntivite allergica è causata da una reazione del sistema immunitario a un allergene (una sostanza normalmente innocua che viene però recepita come nociva dall’organismo). Gli allergeni possono essere presenti nell’ambiente durante tutto l’anno (come gli acari della polvere o i peli degli animali) oppure solo in alcune stagioni, come i pollini rilasciati dalle piante nel periodo di fioritura.
In entrambi i casi, l’infiammazione della congiuntiva permane per tutto il periodo in cui si entra in contatto con l’allergene. Ecco perché la prima strategia per contrastare o alleviare i sintomi della congiuntivite allergica consiste nel cercare di evitare o quantomeno ridurre l’esposizione agli allergeni. Nel caso di un’allergia ai pollini, può essere utile per esempio, durante il periodo di fioritura della pianta che scatena l’allergia, stare il meno possibile all’aperto e cambiarsi i vestiti e lavarsi i capelli appena rientrati a casa, in modo da non trattenere i pollini. Per chi è allergico agli acari, invece, è consigliabile eliminare tappeti e tende, che favoriscono l’accumulo della polvere, e pulire i pavimenti con un aspirapolvere (meglio se con filtri HEPA o ad acqua).
Una volta terminata l’esposizione all’allergene responsabile della congiuntivite, l’infiammazione agli occhi scompare dopo alcuni giorni.
La congiuntivite, ossia l’infiammazione della congiuntiva (la membrana che riveste sia la faccia interna delle palpebre, sia la parte anteriore del bulbo oculare stesso), può essere causata sia da un allergene (i pollini o i peli di animali), sia da un’infezione batterica o virale. Distinguere la forma allergica da quella infettiva è possibile, oltre che con una visita medica e alcuni specifici test, anche osservando i sintomi.
Nel caso di una congiuntivite allergica, i più frequenti sono:
prurito agli occhi;
lacrimazione (con secrezioni per lo più chiare e trasparenti);
arrossamento della congiuntiva (iperemia, dovuta alla dilatazione dei vasi sanguigni della congiuntiva);
gonfiore della congiuntiva più o meno marcato (chemosi).
La presenza di questi sintomi in entrambi gli occhi e la contemporanea presenza di una rinite allergica (o raffreddore da fieno) sono un’ulteriore conferma della natura allergica della congiuntivite.
È invece probabile che si tratti di una congiuntivite infettiva in caso di:
completa assenza di rinite concomitante;
presenza di sintomi in uno solo occhio;
secchezza della congiuntiva;
bruciore o dolore;
fotofobia (cioè fastidio di fronte all’esposizione alla luce).
Oltre a pollini, acari o peli di animali, anche i cosmetici, come una crema contorno occhi o un mascara, possono causare una congiuntivite allergica. Dal momento che la prima strategia per contrastare la reazione allergica consiste nell’evitare l’esposizione all’allergene che la scatena, è opportuno interrompere immediatamente l’utilizzo del prodotto sospetto.
Nel caso in cui la congiuntivite allergica sia causata invece da altri allergeni, è comunque consigliabile, soprattutto nella fase acuta, non truccarsi o quantomeno rimuovere con attenzione i residui di trucco agli occhi ed evitare l’utilizzo di lenti a contatto.
La congiuntivite allergica è causata da una reazione anomala del sistema immunitario nei confronti di una sostanza normalmente riconosciuta come innocua, denominata allergene. Pur essendo fastidiosa, questa forma di congiuntivite non può essere trasmessa ad altri individui e quindi non è contagiosa. La congiuntivite infettiva, invece, è causata da un’infezione, batterica o virale. In questo caso è quindi possibile che l’agente patogeno responsabile dell’infezione venga trasmesso da un individuo all’altro; le congiuntiviti infettive, in particolare quelle virali, sono infatti altamente contagiose ed è quindi necessario seguire alcune strategie di prevenzione, come per esempio praticare un’adeguata igiene delle mani ed evitare la condivisione di federe o asciugamani.
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